Marco Boato - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||
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Trento, 26 febbraio 2006 Sarà Marco Boato il capolista regionale del Sole che ride alle prossime politiche. E a conferma delle radici interetnica del partito che fu di Alex Langer, subito dietro il deputato trentino ci saranno Cristina Kury , consigliere provinciale sudtirolese, e Christian Ferdigg , giovane studente della Val Badia in rappresentanza del gruppo linguistico ladino. «Non ci chiamiamo Verdi-Grüne-Vërc per caso - ha detto orgogliosamente Boato - ma in quanto siamo gli unici capaci di rappresentare tutta la regione». Critico verso il ritorno al sistema elettorale proporzionale che premia le distinzioni, Boato se l'è presa con Giacomo Bezzi. Il presidente del Consiglio provinciale, nonché candidato autonomista ad uno scranno in Parlamento, avrebbe descritto la candidatura di Boato come un'imposizione romana. «Ogni scelta dei Verdi è stata presa a Trento e Bolzano - ha contrattaccato il deputato verde - e semmai è la candidatura di Bezzi ad essere il frutto degli accordi tra Svp e Prodi a Roma». Chiusa la polemica, Boato è tornato sugli obiettivi dei Verdi. «Puntiamo a raddoppiare la rappresentanza regionale a Roma. Basterebbe confermare il risultato delle europee». Ma se così non fosse, c'è sempre la possibilità che Prodi chiami Boato al governo. «A quel punto mi dimetterei - ha confermato il deputato - per lasciare il posto a Kury». Negli impegni del Sole che ride restano prioritari i temi dell'ambiente. «A Roma vogliamo dare il nostro contributo sulle politiche dei trasporti e dell'energia, ma anche sui temi sociali e della convivenza». Per i Verdi questi temi sono strettamente interconnessi: le guerre in Medio oriente, lo scontro tra Occidente e Islam, la crescente sete di petrolio, bastano a dimostrarlo. «Ma nella prossima legislatura c'è un altro appuntamento importante - ha confermato Cristina Kury - perché l'accordo tra l'Unione e la Svp prevede la revisione dello statuto dell'autonomia». Sarà l'occasione - dicono i Verdi - per rafforzare la cornice regionale e garantire all'Alto Adige una vera convivenza interetnica. Benché all'ultimo posto, nella lista dei candidati c'è anche il sudtirolese Hubert Frasnelli . Per vent'anni Frasnelli è stato il punto di riferimento degli Arbeitnehmer, la corrente socialdemocratica della Svp che aveva però abbandonato polemicamente nel '99. Oggi torna alla politica nei Verdi. È lui il più duro con il centrodestra. «Sostengo i Verdi perché voglio contribuire alla vittoria di Romano Prodi e così mandare in prescrizione il sistema politico, mafioso e fascistoide, di Berlusconi. Per tutti i danni che ha provocato all'immagine dell'Italia nel mondo, è indispensabile che questo governo venga democraticamente sostituito». Gli altri candidati saranno l'assessore provinciale Iva Berasi, il consigliere provinciale altoatesino Riccardo Dello Sbarba, la consigliere comunale di Rovereto Donata Loss, la consigliere comunale di Bressanone Elda Letrari, il consigliere provinciale Roberto Bombarda e l'assessore comunale di Bolzano Patrizia Trincanato. |
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